ART 34 CPC CAN BE FUN FOR ANYONE

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d. aperto, sia all’artwork. 240, sia a tutte le altre ipotesi di confisca previste da norme speciali, period ontologicamente destinata a produrre un progressivo ampliamento di questo istituto, di pari passo con la estensione dei casi di confisca.

La procedura di applicazione del sequestro preventivo ai beni dell’imputato o dell’indagato inizia con la richiesta fatta dal pubblico ministero al giudice competente (il giudice del dibattimento penale se il processo è già iniziato, altrimenti il Gip, se il procedimento penale pende nella fase delle indagini preliminari) che, se make a decision di accogliere l’istanza, dispone il sequestro con decreto motivato.

, giacché solo il comma 1 dell'artwork. 321, richiede espressamente la necessità che la libera disponibilità della cosa da sequestrare possa aggravare o protrarre le conseguenze del reato o agevolare la commissione di altri reati, mentre ogni menzione in proposito difetta nel comma two.

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one. Con la pronuncia in esame, la Corte di cassazione, a Sezioni unite, è intervenuta a risolvere la questione ermeneutica sorta in merito all’onere, gravante sul giudice della cautela, di motivare il provvedimento applicativo del sequestro preventivo finalizzato alla confisca, con riferimento al periculum in mora

nascente dall’aver il legislatore previsto che tale provvedimento possa essere disposto “in ogni stato e grado del processo di merito” e nei confronti di un soggetto che abbia già assunto la qualifica di imputato; ciò significa che non è possibile disporre il sequestro conservativo né nella fase delle indagini preliminari, né in quella di cassazione: entrambi, infatti, non rientrano nell’alveo del processo di merito;

La confisca, invece, è una misura definitiva che consiste nel trasferimento coattivo e senza compenso di un bene dal patrimonio del privato a quello dello Stato. Può essere:

Invero, l’onere di esplicitare in motivazione gli elementi fondanti l’esercizio anticipato del potere espropriativo favorisce un controllo più approfondito sulle scelte operate dal giudice e, in particolare, fac simile di esposto ai carabinieri sul rispetto del principio di proporzionalità, che – come ribadito dalla Corte – deve ispirarne l’operato.

Se è pronunciata sentenza di condanna, gli effetti del sequestro permangono quando è stata disposta la confisca; la restituzione non è ordinata se il giudice, a richiesta del P.

dal Giudice che ha emesso la sentenza, prima che gli atti siano trasmessi al Giudice dell’impugnazione;

Un secondo orientamento perviene all'affermazione della necessità della motivazione sul profilo del 

321 c.p.p., avesse voluto affrancare del tutto il giudice dalla necessità di esplicitare le ragioni fondanti il pericolo connesso alla libera disponibilità del bene, avrebbe utilizzato un avverbio di valore avversativo, anziché aggiuntivo. Pertanto, considerata l’attuale formulazione della norma, all’avverbio “altresì” deve attribuirsi la funzione di consentire che, oltre al sequestro impeditivo, possa essere disposto anche quello finalizzato alla confisca.

. Si tratta appunto di quelle ipotesi di pericolo che la libera disponibilità di una cosa pertinente al reato comporti l’aggravamento o il protrarsi delle conseguenze del reato ovvero agevoli la commissione di altri reati.

, vi sono cose di cui è consentita la confisca e di cui è preferibile non lasciare la disponibilità all’imputato in pendenza del procedimento.

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